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Come capire dall’etichetta se un alimento commerciale è un buon cibo per il nostro animale domestico?

Come capire dall’etichetta se un alimento commerciale è un buon cibo per il nostro animale domestico?

L’etichettatura per gli alimenti commerciali è disciplinata dal regolamento 767/2009, con ultima revisione nel 2018. Esso si occupa di definire la legislazione alimentare in materia veterinaria, in particolare indica i requisiti della sicurezza alimentare, le indicazioni obbligatorie da inserire in etichetta, la loro descrizione e anche come commercializzare i prodotti. Le indicazioni obbligatorie che si trovano sono:

▪ NOME E DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
▪ DENOMINAZIONE OBBLIGATORIA DEL TIPO DI MANGIME: completo, complementare, per particolari fini nutrizionali.
▪ SPECIE ANIMALE DI DESTINAZIONE E STATO FISIOLOGICO: cane o gatto; cucciolo, adulto, anziano, ecc
▪ COMPOSIZIONE: gli ingredienti di un mangime devono essere elencati in ordine decrescente in base alla quantità inserita nel prodotto.
▪ COMPONENTI ANALITICI: proteina grezza, grassi grezzi, fibre grezza, umidità e ceneri grezze ovvero i sali minerali.
▪ ADDITIVI: il singolo additivo, e la sua quantità, deve essere indicato solo se si tratta di un additivo per cui esiste un limite massimo di impiego o se la presenza dell’ additivo è evidenziata in etichetta. Gli additivi da utilizzare e le loro quantità sono indicate ne regolamento 1831 del 2003.
▪ CONTENUTO NETTO: PESO E/O QUANTITA’
▪ INFORMAZIONI SU RESPONSABILE DELL’ETICHETTATURA E SUL PRODUTTORE, NONCHE’ SUL NUMERO DI LOTTO: in modo che se il consumatore abbia bisogno di chiedere delucidazioni possa risalire al produttore.
▪ ISTRUZIONI PER UN USO CORRETTO
▪ DATA DI CONSERVAZIONE MINIMA

Per valutare che l’alimento commerciale scelto sia un buon cibo per il nostro amico a quattro zampe, bisogna imparare a leggere le etichette. In primo luogo, è fondamentale verificare che tra i componenti analitici ci siano le giuste percentuali di proteine, grassi, fibra e ceneri. Questo è possibile farlo consultando le tabelle FEDIAF, che indicano le minime percentuali di ogni componente necessarie per animale e stato fisiologico in cui esso si trova. L’unico componente per cui non è possibile farlo perché non è indicato nell’etichetta sono gli estrattivi inazotati, ovvero l’amido. Per questo è necessario fare un calcolo, che è: 100-%proteine-%grassi-%fibre-%ceneri-%umidità, dal quale si troverà anche la percentuale di amido contenuta nell’alimento.

Per quanto riguarda la qualità degli ingredienti utilizzati, non è possibile verificare con occhio, però è consigliato scegliere alimenti con la carne in maggior percentuale, ma soprattutto alimenti che indichino la proteina utilizzata, il tipo di taglio di carne e, inoltre, sarebbe ideale scegliere alimenti contenenti carne fresca. Per l’amido, si consiglia di verificare l’utilizzo di alimenti con amido facilmente digeribile, così come per la fibra, verdure e frutta con la giusta percentuale di fibra solubile e insolubile in base alle esigenze dell’animale.

Ultimo ma non meno importante, verificare che siano messi additivi naturali, evitando quindi coloranti, conservanti e altri additivi chimici e poco salutari. Quindi, i consigli forniti per la lettura delle etichette possono essere utilizzati in particolar modo per la gestione di un animale sano, per quanto riguarda animali che necessitano di prevenzione o cura per problemi di salute, si consiglia di affidarsi ad un nutrizionista esperto anche per la scelta del giusto alimento commerciale.

Chloè Nicoli

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