Durante l’alta stagione capita spesso di dover soccorrere un animale e prestare un primo soccorso necessario per il suo arrivo in clinica veterinaria. Un cane o un gatto incidentato può trovarsi in una situazione più o meno grave a seconda dell’accaduto, ma in ogni caso si tratta di un’emergenza, e a volte compiere le azioni corrette può davvero salvargli la vita!
1. Il kit di primo soccorso
Nel kit di primo soccorso non devono mancare i seguenti elementi:
- Pinze e pinzette con ovatta per tamponare le emorragie. Poiché il farmaco necessario per fermare il sangue non è vendibile senza ricetta medica, alcuni consigliano di tamponare le emorragie con bicarbonato di sodio, ad esempio in caso di unghia rotta. In alternativa, la Betadine può essere utile, in quanto è un potente antibatterico.
- Termometro rettale digitale, per controllare la temperatura dell’animale e accertarsi che non soffra di ipotermia o ipertermia.
- Garze sterili e bendaggi, utili per proteggere le ferite o per compensare eventuali fratture agli arti. In alternativa, si possono utilizzare rotoli di giornale per realizzare stecche d’emergenza.
- Acqua ossigenata, da utilizzare esclusivamente per la prima pulizia delle ferite. L’uso continuato è controindicato.
- Laccio emostatico, utile per interrompere le emorragie o per immobilizzare gli arti in caso di puntura di serpente, se usato in combinazione con un bendaggio.
Cani e gatti, in condizioni favorevoli, riescono a compensare autonomamente le perdite di sangue, ma è bene ricordare che gli animali molto giovani sono più a rischio di vita in caso di emorragie, anche esterne.
2. Come soccorrerli
Il primo passo è accertarsi che l’animale respiri, valutando la presenza di corpi estranei che potrebbero compromettere le vie respiratorie causando broncocostrizione.
Se si deve spostare l’animale, è consigliato utilizzare un supporto rigido ed evitare bruschi movimenti del corpo, compresa la testa, per non compromettere gli organi interni (nel caso di gravi traumi). Se l’animale ha le estremità molto fredde e non è cosciente, va coperto con una coperta, riscaldato e trasportato urgentemente dal veterinario.
Nei periodi di forte caldo, bisogna prestare particolare attenzione ai colpi di calore: un’eccessiva respirazione può essere un normale meccanismo di termoregolazione, ma se l’animale mostra segni di sofferenza, è a rischio. In questi casi, il ghiaccio istantaneo può aiutare.
Se si sospetta un avvelenamento o l’ingestione di sostanze tossiche, non somministrare cibo né latte, poiché potrebbero favorire il rapido assorbimento della sostanza tossica.
In Italia è attivo un numero di primo soccorso nazionale che, una volta contattato, inoltra la chiamata alla sede territoriale di competenza. Inoltre, esistono strutture pubbliche, come i CRAS (Centri di Recupero per Animali Selvatici), che accolgono esclusivamente animali feriti e randagi.
Fabiana Taliercio – Operatore Zooriatrico