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Il corretto utilizzo dei carboidrati all’interno di un piano nutrizionale per cani e gatti

Il corretto utilizzo dei carboidrati all’interno di un piano nutrizionale per cani e gatti

Nella formulazione delle diete per i nostri amici a quattro zampe esiste la possibilità di inserirvi dei carboidrati. Questi possono essere utilizzati sia nelle diete per cani che in quelle per gatti, con la differenza che il cane è un carnivoro opportunista, mentre il gatto è un carnivoro stretto.

In entrambi gli animali è consigliato utilizzare i carboidrati solo in particolari situazioni, quali: cane sportivo, cane o gatto con problemi urinari, renali o gastrointestinali e in quegli animali che necessitano di più energia all’interno del proprio piano nutrizionale, per esempio in gravidanza o lattazione. I carboidrati vengono utilizzati per fornire glucosio, quindi per fornire energia facilmente disponibile, ma anche per mantenere attiva la motilità intestinale.

Parlando di carboidrati possiamo fare la distinzione in due macrocategorie: quelli contenenti principalmente amido e quelli contenenti la fibra. L’amido fa parte dei carboidrati digeribili, esso è digeribile solo se ben cotto, poichè la cottura rompe i legami chimici tra i monosaccaridi, rendendo così la molecola attaccabile dagli enzimi e assimilabile.
La digeribilità varia in base alla grandezza dei granuli di amido e in base alla presenza
di amilosio e amilopectina all’interno della molecola, in particolare più amilopectina
è presente più l’alimento è digeribile. Il carboidrato più digeribile sia per la piccola dimensione dei granuli di amido, sia per l’abbondanza di amilopectina al suo interno è il riso.

La fibra invece è la parte indigeribile dei carboidrati. Ne distinguiamo due tipologie: quella insolubile, adatta a cani o gatti che devono perdere peso poiché porta ad un aumento di sazietà e ad una migliore defecazione; quella solubile, adatta alla fermentazione da parte dei batteri intestinali per la produzione di acidi grassi volatili, utilizzati sia come fonte energetica che come protezione verso gli agenti patogeni.

I migliori carboidrati consigliati sono quelli contenenti una buona quantità sia di
fibra insolubile che solubile, per esempio: zucchine, finocchi, cetriolo, carote, zucca.
La presenza di una giusta quantità di amido e fibra e il fabbisogno glucidico variano
in funzione dell’età e del momento fisiologico (accrescimento, mantenimento,
gravidanza, allattamento, vecchiaia) e delle patologie eventualmente presenti. Essi
vanno soddisfatti solo dopo aver soddisfatto i fabbisogni proteici e lipidici.

Chloè Nicoli

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